ILLUSTRI CLIMATOLOGI

PADRE FRANCESCO DENZA

ILLUSTRE CLIMATOLOGO NAPOLETANO

a cura della Dott.ssa Rossana Esposito

“Non basta l’aver stabilito una buona vedetta di meteorologia; ma importa grandemente tenerla d’occhio, educarla e sorreggerla di continuo affinché possa produrre i desiderati frutti”. Questa è la frase più significativa ed esplicativa di Padre Francesco Denza, il Padre della Meteorologia e della Climatologia in Italia.
Nato il 6 giugno 1834 a Napoli, in Via Toledo 205, frequentò alcune delle più rinomate scuole dell’epoca, conseguendo a soli 16 anni il diploma di ingegnere di ponti e strade. Trasferitosi a Roma per frequentare il triennio di teologia presso il collegio “Carlo Alberto” ebbe modo di conoscere il celebre fisico Angelo Secchi dal quale ereditò la passione per l’astronomia e la meteorologia. Il 26 settembre del 1856 fu destinato come insegnante di matematica e fisica al collegio “Carlo Alberto”di Moncalieri in Piemonte, dove il 14 dicembre 1858, fu ordinato sacerdote iniziando così una brillante carriera di religioso ed insegnante. Le capacità e la determinazione portarono P. Denza ben oltre questi orizzonti tanto che, nel 1859, fondò l’Osservatorio Meteorologico di Moncalieri proprio presso il collegio “Carlo Alberto”.

Padre Denza

Padre Francesco Maria Denza (1834-1894)

Questo fu il primo osservatorio meteorologico in Italia dotato di strumenti adeguati regolarmente funzionanti nelle rilevazioni quotidiane dei fenomeni atmosferici. Molti di questi strumenti erano perfezionati o addirittura ideati da Padre Denza che effettuava personalmente le misurazioni di pressione atmosferica, temperatura, umidità assoluta e relativa, pioggia e neve, venti e stato del cielo. Tra gli strumenti ideati dal Denza ricordiamo in particolare l’Anemojetografo che registrava automaticamente il vento e la pioggia. Del vento registrava la direzione e la velocità in chilometri orari; della pioggia misurava l’altezza in millimetri e la durata in ore e minuti. Questo strumento, tra i più semplici del genere, era molto diffuso in Italia e all’estero ed oggi è esposto nella sala centrale dell’ Osservatorio “Carlo Alberto”.


P. Francesco Denza intraprese subito un piano di studi sulla meteorologia piemontese, dando vita, a partire dal 1865, ad una Rubrica Meteorologica ed alla “Corrispondenza Meteorologica Alpina” tra gli osservatori di Moncalieri, Alessandria, Torino, Pinerolo, Aosta, Bra e Mondovì. In questa “Corrispondenza” raccolse e confrontò i dati provenienti dalle altre stazioni del Piemonte e della Valle D’Aosta con quelli di Moncalieri. Il 1873 fu l’anno dell’espansione della rete meteorologica del Denza che raggiungendo gli Appennini, la Sicilia e la Sardegna fu ribattezzata con il nome di “Corrispondenza Meteorologica Italiana Alpina- Appenninica”. Questa per molti anni fu considerata la rete meteorologica più estesa e funzionale al Mondo dato che alla fine del 1878, contava ben 90 stazioni meteorologiche. P. Denza fondò una rete che ancora oggi non ha eguali, in un periodo in cui le difficoltà erano palesi e le conoscenze estremamente limitate, soprattutto per diffondere la cultura della Meteorologia presso il popolo italiano. Nel 1880 la “Corrispondenza Meteorologica Alpina- Appenninica” contava ormai 159 osservatori, apparve allora indispensabile dare ad essa una configurazione societaria che meglio rispondesse alle dimensioni raggiunte. Nacque così l’Associazione Meteorologica Italiana che nel 1885 contava 235 stazioni e che successivamente assunse il nome di “Società Meteorologica Italiana”.


Il 5 febbraio del 1886, durante una conferenza presso la sede del C.A.I. di Torino, Padre Denza fu colpito da un ictus cerebrale che gli lasciò paralizzata la parte destra del corpo. Fu costretto quindi a rallentare le sue attività. Con grande determinazione e serenità, come attestano le sue migliaia di lettere, riprese a lavorare scrivendo con la mano sinistra. Nel settembre del 1890 Padre Denza dovette trasferirsi a Roma per volontà dell’allora Pontefice Leone XIII che lo nominò Direttore della Specola Vaticana. La rifondazione della Specola Vaticana, la cui nascita probabilmente risale all’epoca della riforma del calendario attuata nel 1582 da Gregorio XIII, rappresenta il coronamento della molteplice attività scientifica ed organizzativa di P. Francesco Denza. Prima la sua preparazione e poi la sua gestione e direzione occuparono gli ultimi sei anni della sua vita. Un secondo ictus gli fu fatale, si spense il 14 dicembre del 1894 a Roma nel suo appartamento presso la Specola Vaticana poco dopo il ritorno da un’udienza con il Santo Padre Leone XIII. Fu sepolto a Roma nel cimitero del Verano. Sono 173 le pubblicazioni del Denza elencate dal bibliografo Benedettino Padre GiuseppeBoffito, ma la maggior parte di queste constano di poche pagine e si trovano sparse nei periodici scientifici italiani ed esteri ai quali era invitato a collaborare. Scrisse e si occupò di diversi argomenti scientifici tra cui magnetismo terrestre, astronomia, fisica, matematica, oltre che di meteorologia. Lo stile di vita di Padre Francesco Denza, quindi, non gli ha consentito di scrivere numerose opere di mole notevole; lo ha portato invece a scrive brevi note, monografie, memorie, relazioni raccolte soprattutto nei 29 volumi del “Bullettino Meteorologico dell’ Osservatorio di Moncalieri”pubblicato dallo stesso Denza a partire dal 1° gennaio 1866 e successivamente diventato “Bullettino mensuale”. Questo mensile conteneva articoli scientifici (meteorologia, astronomia, sismologia, magnetismo terrestre), la cronaca del mese, e le tabelle con i dati meteorologici giornalieri registrati presso l’Osservatorio di Moncalieri e presso le altre stazioni della rete.

bollettino meteorologico antico

Frontespizio del 1° numero del “Bullettino Meteorologico dell’ Osservatorio di Moncalieri”

Uno dei principali obiettivi del Denza è stato quello di diffondere la cultura della Meteorologia e della Climatologia in Italia, in un epoca, il 1800, in cui il contesto storico e quello scientifico di certo non lo aiutarono. Nel ripercorrere la vita e le opere di Padre Francesco Denza ciò che salta all’occhio più di ogni altra cosa è il concetto di “collaborazione”. La fondazione del primo Osservatorio Meteorologico in Italia, l’allestimento di questo con strumenti in grado di rilevare tutti i possibili parametri meteorologici, la raccolta di questi in un bollettino e la rinascita della Specola Vaticana, sono solo alcune delle sue innumerevoli attività che ce lo presentano come un eccezionale osservatore oltre che come uno straordinario organizzatore. Ed è proprio un lavoro di organizzazione e di collaborazione quello che Padre Francesco Denza ha iniziato nel 1860 quando a partire dall’Osservatorio di Moncalieri ha istituito la prima vera e propria rete meteorologica in Italia. Estremamente importante è, oggi, evidenziare il lavoro scientifico svolto da Padre Francesco Denza che, nonostante le limitazioni tecnologiche dell’epoca riuscì a conseguire risultati di prim’ordine, lavoro che deve essere considerato un patrimonio inestimabile e una guida per gli studi attuali e futuri della Meteorologia e della Climatologia. Certo oggi la Meteorologia operativa è caratterizzata dalla tempestività dell’informazione globale, dalla capacità delle reti meteorologiche di scambiarsi i dati di osservazione in tempo reale, dall’utilizzo di potenti sistemi di calcolo che consentono di trattare i dati a fini previsionali, ma ciò che resta è il “senso” della rete che poi è il concetto che ha ispirato l’opera di padre Francesco Denza.

ADRIANO MAZZARELLA

 foto_adriano

  • Laureato in Fisica nell’anno accademico 1972/73 presso l’Università di Napoli
  • Professore Associato presso il Dipartimento di  Scienze della Terra  dell'Università di Napoli Federico II   (SSD GEO/12)
  • Responsabile dell’Osservatorio Meteorologico dell’Università di Napoli Federico II
ATTIVITA’  DIDATTICA
Presso l’Università di Napoli Federico II,    tiene i  corsi  di:

1) Climatologia  per Scienze  della Natura
2) Meteorologia  per Scienze Geologiche
3) Oceanografia per Scienze Geologiche
4) Climatologia e oceanografia  per Geofisica e Geofisica Applicata

  

ATTIVITA’  SCIENTIFICA
  
ELENCO  DELLE PUBBLICAZIONI  
1)Palumbo   A.,   Mazzarella  A.:   Recenti   cambiamenti   della temperatura   dell'aria   a  Napoli,    Collana   del   Programma Finalizzato  "Promozione  della  qualità   dell'ambiente" CNR-AC/3/102, 299-313, 1978.
2)Palumbo A., Mazzarella A.:Influenza delle condizioni ambientali locali   sulle   onde  mareali   lunari,Collana   del   Programma Finalizzato  "Promozione  della   qualità  dell'ambiente"   CNR-AC/3/158, 155-176, 1979.
3)Palumbo  A., Mazzarella  A.: Precipitazioni  piovose  in  area urbana,  Collana  del Programma   Finalizzato  "Promozione  della qualità dell'ambiente " CNR- AC/3/557,135-153,1979.
4)Palumbo   A.,  Mazzarella  A.:   Andamento   temporale   della concentrazione degli inquinanti al  suolo, Collana del  Programma Finalizzato  "Promozione   della   qualità  dell'ambiente"  CNR-AC/315/6, 123-134,1979.
5)Palumbo  A., Mazzarella  A.: The effect of  filtering  on  the determination  of lunar tides,    J. Atmos. Terr. Phys., 42,  73-76, 1980.
6)Palumbo   A.,  Mazzarella  A.: On  the  solar  modulation   of atmospheric lunar tide, Tellus, 32,    27-32, 1980.
7)Palumbo  A., Mazzarella A.: Rainfall statistical properties  in Naples, Mon. Weath. Rev.,  108, 1041-1045, 1980.
8)Cecere A., Mazzarella A., Palumbo A.: TIDE: a computer  program of   refinement   of   the  Chapman-Miller     method   for   the determination  of lunar tides, Comp.& Geos., 7,  185- 198,1981.
9)Palumbo A., Mazzarella A.: Short-range forecasting of pollutant ground level  concentration,  Atmos. Env., 15, 775-779, 1981.
10)Adiletta  G.,  Mazzarella A., Palumbo A., Vittozzi  P.:  Short-range forecasting of inputs required by diffusive  models,  Boll. Soc. Nat., 90, 83-97, 1981.
11)Palumbo   A., Mazzarella  A.: The  heat-island  over   Naples, Weather, 36, 28-29, 1981.
12)Palumbo A., Mazzarella A.: Mean sea level variations and their practical applications,  J. Geoph. Res., 87, 4249-4256, 1982.
13)Palumbo A., Mazzarella A.: Local recent changes in extreme air temperatures, Clim.  Change,  6, 303-309, 1984.
14)Palumbo A., Mazzarella A.: Internal and external sources of mean sea level variations,  J. Geoph. Res., 90, 7075-7086, 1985.
15)Palumbo  A., Mazzarella A.: Seasonal cycle of mean sea  level, Il Nuovo Cimento, 8C, 273- 281, 1985
16)Palumbo  A.,  Mazzarella  A.:  Solar  cycle  in  surface   air temperature, Il Nuovo Cimento, 9C,  725-728, 1986.
17)Mazzarella  A.,  Ciatti A.: Macchie solari e clima  a  Napoli, Boll. Soc.  Nat., 95, 201- 209, 1986.
18)Calì  G.,  Mazzarella A., Palumbo A.: Atmospheric  and  marine pollution  in  Neapolitan area,  Conferenza  Scientifica  annuale sulle  attivita'  scientifica del  Dipartimento di  Geofisica   e Vulcanologia-Universita' di  Napoli, 1, 11-15, 1988.
19)Calì   G., Mazzarella  A., Palumbo  A.:   Climatic  changes, Conferenza  Scientifica annuale sulle  attivita' di ricerca   del Dipartimento di Geofisica e  Vulcanologia-Universita' di  Napoli, 1, 16-22, 1988.
20)Calì  G., Mazzarella  A., Palumbo  A.:  External  sources  of earthquake  triggering,  Conferenza   Scientifica  annuale  sulle  attivita'   di   ricerca  del    Dipartimento  di   Geofisica   e Vulcanologia-Universita' di Napoli,  1, 23-25, 1988.
21)Calì G., Mazzarella A., Palumbo A.: Investigation of past  and future  sea  level  changes and  their   practical  applications, Conferenza  Scientifica annuale sulle   attivita' di ricerca  del Dipartimento di Geofisica e  Vulcanologia- Universita' di Napoli, 1, 26-28, 1988.
22)Mazzarella A., Palumbo A.: On the triggering mechanism of  the 11-yr solar-induced signal   in surface air temperature, Il Nuovo Cimento, 11C, 643-651,  1988.
23)Mazzarella  A.,  Palumbo A.: Solar,  geomagnetic  and  seismic activity, Il Nuovo Cimento,  11C, 353-364, 1988.
24)Mazzarella A., Palumbo A.: Long-period variations of mean  sea level  in Mediterranean  area, Boll. Ocean. Teor. Appl., 6,  253-259,  1988.
25)Mazzarella  A., Palumbo A., Gargiulo E., Parrella A.: Air  and marine  pollution in the Bay of Naples, Boll. Soc. Nat.,   97,  3-16, 1988.
26)Mazzarella  A.: Tidal character of the marine  currents  inside the strait of  Messina, Boll. Soc. Nat., 97, 123-132, 1988.
27)Mazzarella  A.,  Calì  G.: Recenti e  futuri  cambiamenti  del livello degli  oceani,  Boll. Soc. Nat., 97, 133-142, 1988.
28)Mazzarella  A.,  Palumbo  A.: The 11-yr  ozone  modulation  of extreme  surface air  temperatures, Theor. Appl.Clim.,  40,  155-160, 1989.
29)Mazzarella   A.,  Palumbo  A.:  Earth's  rotation  and   solar activity, Geoph.Jour., 97, 169-171,  1989.
30)Mazzarella  A.,  Palumbo  A.: Does the  solar  cycle  modulate seismic  and volcanic  activity?,  J.Volc.Geoth.Res., 39,  89-93, 1989.
31)Calì G., Mazzarella A., Palumbo A.: Natural and  anthropogenic sources  of ozone depletion in Polar  areas:climatic and  oceanic consequences, Il Nuovo Cimento, 12C,  107-111, 1989.
32)Mazzarella  A., Palumbo A.: Un contributo alla  previsione  di alcuni fenomeni catastrofici  meteomarini, Conferenza Scientifica annuale   sulle  attivita'  di    ricerca  dei  Dipartimenti   di Geofisica e Vulcanologia,   Paleontologia e Scienze della Terra - Universita' di  Napoli Federico II, 2, 177, 1989.
33)Mazzarella  A., Palumbo A.: La pioggia in  Italia,  Conferenza Scientifica annuale sulle   attivita' di ricerca dei Dipartimenti di Geofisica e  Vulcanologia, Paleontologia e Scienze della Terra - Universita'  di Napoli Federico II, 2, 178-179, 1989.
34)Mazzarella A., Palumbo A.: Recent changes of mean sea level in the  Mediterranean Area,  Boll. Ocean. Teor. Appl.,  7,  285-293, 1989.
35)Lopes  R.M.C., Malin S.R.C., Mazzarella A., Palumbo A.:  Lunar and solar triggering of earthquakes, Phys. Earth  Planet. Inter., 59, 127-129, 1990.
36)Bonavolontà  F.,  Mazzarella  A.,  Palumbo  F.:  Studio    dei fenomeni    caotici:   previsione   climatologica,     Conferenza Scientifica    annuale   sulle   attivita'   di    ricerca    del    Dipartimento di Geofisica e Vulcanologia - Universita' di  Napoli  Federico II, 3, 59-60, 1991.
37)Bonavolontà F., Mazzarella A., Palumbo F.: Studio dei fenomeni caotici:   genesi  ed  evoluzione  della    pioggia,   Conferenza Scientifica annuale sulle attivita' di   ricerca del Dipartimento di  Geofisica e Vulcanologia -   Universita' di  Napoli  Federico II, 3, 61-65, 1991.
38)Mazzarella A., Palumbo A.: Effect of sea level time variations on  the  occurrence of  extreme storm-surges: an  application  to Northern Adriatic Sea,  Boll. Ocean. Teor. Appl., 9, 33-38, 1991.
39)Palumbo A., Mazzarella A.: Anidride carbonica, ozono e  clima, Assoc. Storica del    Caiatino, 8, 79-94, 1991.
40)Calì G., Mazzarella A., Palumbo A.: Livello del mare e clima  nell'area Mediterranea, Boll. Geof.,  GNFAO, anno XIV, N.1, 113-123, 1991.
41)Calì G., Mazzarella  A.,  Palumbo A.: Attività solare  e  clima,  Boll. Geof., GNFAO, anno XIV, N.1,   209-212, 1991.
42)Mazzarella  A., Palumbo F.: Rainfall fluctuations  over  Italy and  their  association  with   solar   activity,  Theor.   Appl. Climatol., 45, 201-207, 1992.
43)Mazzarella  A., Palumbo A.: The lunar nodal induced-signal  in climatic and oceanic data over the Western Mediterranean area and on its bistable phasing, Theor. Appl. Climatol., 50, 93-102, 1994.
44)Luongo  G., Mazzarella A., Palumbo A.: A fractal  approach  to clustering  of  the  1983-1984 seismicity in  the  Campi  Flegrei caldera, Southern Italy, Fractals, 4, 29-34, 1996.
45)Luongo  G., Mazzarella A., Palumbo A.: On  the  self-organized critical state of Vesuvio volcano, J. Volc. Geoth. Res., 70,  67-73, 1996.
46)Mazzarella A., Palumbo F., Rapolla E.: Segnali  deterministici non   antropici  nelle  serie  di  dati   climatici,   Conferenza Scientifica  annuale sulle attivita' di ricerca del  Dipartimento di Geofisica e Vulcanologia-Universita' di Napoli Federico II, 6, 126-127, 1996.
47)Luongo  G., Mazzarella A.: On the clustering of seismicity  in the Southern Tyrrhenian area, Annals Geoph.,  40, 1303-1309, 1997.
48)Ferraro  S., Mazzarella A.:  Solar activity  and  algal-bloom occurrences in the Northern Adriatic Sea: geomagnetic connection, Theor. Appl. Climatol., 59, 129-134, 1998.
49) Mazzarella A.: The time clustering of floodings in Venice and the  Cantor  dust method, Theor. Appl.  Climatol.,  59,  147-150, 1998.
50) Mazzarella A.: A fractal approach to sea-surge occurrences in the Northern Adriatic Sea, Jour. Coast. Res.,14,1265-1268, 1998.
51)Mazzarella  A.: Multifractal  dynamic rainfall processes  in Italy, Theor. Appl. Climatol., 63, 73-78,1999.
52)Mazzarella A., Tranfaglia G., Di Donna G.: Il contributo della geometria frattale alla stima del deficit risolutivo  di una  rete  di  pluviometri e  del  rischio  di  piogge intense, Bollet. Geofis.,22, 61-71, 1999.
53)De  Falco I., Iazzetta A., Luongo G., Mazzarella A.,  Tarantino E.:  The seismicity in the Southern Tyrrhenian area and its  non-linear dynamic processes, PAGEOPH., 157, 343-355, 2000.
54)Mazzarella A., Tranfaglia G.: Fractal characterisation  of geophysical  measuring  networks  and  its  implications  for  an optimal  location of additive stations: an application to a  rain-gauge network, Theor. Appl. Climatol., 65,157-163, 2000.
55)Mazzarella  A., Martone M., Tranfaglia G.: Il  recente  evento alluvionale  del  4-5  maggio  1998  nel  Sarnese  e  il  deficit risolutivo   della   rete  pluviometrica,   Quaderni  Geol. Appl.,7, 203-211, 2000.
56)Luongo   G.,   Mazzarella   A.,  Di   Donna   G.: Multifractal characterization   of   Vesuvio   lava-flow   margins   and   its implications, J. Volcanol. Geotherm. Res., 101, 307-311, 2000.
57) Mazzarella A., Diodato N.: Classificazione e determinazione di  leggi frattali nelle piene del Po a Moncalieri, Nimbus,  Speciale alluvione ottobre 2000, 21/22, 118-121.
58)Luongo G., Mazzarella A.: Is the state of the Vesuvio  volcano turbulent?, Mineral. Petrol., 73, 39-45, 2001.
59) Mazzarella A.: Nubifragio a Napoli: purtroppo non sarà l’ultimo, Stop Disasters, Educ. Amb.- Lab. Territ. Campania, Nov, 2001, n. 6, 4-5, 2001
60)Mazzarella A., Diodato N., Esposito L.: Le alluvioni  e le leggi invarianti di scala: una applicazione alla media valle del Calore beneventano, Quaderni Geol. Appl.,   9, 105-116, 2002.
61) Mazzarella A.., Esposito L.: L’analisi probabilistica per la verifica di stabilità a breve termine dei pendii , Quaderni Geol. Appl.,  9, 135-147, 2002.
62)De Falco I.,  Giordano A., Luongo G., Mazzarella A., Tarantino E.: The Vesuvio eruptive activity of Vesuvius and its neural architecture, J. Volcanol. Geoth. Res., 113,  111-118,  2002.
63)Mazzarella A., Diodato N.: The alluvial events in the last two centuries at Sarno, Southern Italy: their classification and power-law time-occurrence, Theor. Appl. Climatol., 72, 55-64, 2002.
64)Cubellis E., Di   Donna   G.,  Luongo   G.,   Mazzarella   A.: Simulating the mechanism of magmatic processes in the Campi Flegrei area (Southern Italy) by  the Lorenz equations, J. Volcanol. Geoth. Res., 115, 339-349, 2002 .
65)Braca G., Mazzarella A., Tranfaglia G.; Il nubifragio del 15 settembre 2001 su Napoli e dintorni, Quaderni Geol. Appl., 9, 107-118, 2002.
66) )Mazzarella A., Diodato N.:  La successione storica delle alluvioni a  Sarno (sub-Appennino Campano) e lo stato critico  della sua coltre piroclastica , Bollet. Geofis., 25, 37-52, 2002.
67) Luongo G., Mazzarella A.: On the time scale invariance of the eruptive activity of  Vesuvius, J. Volcanol. Geother. Res.,120, 311-313, 2003.
68)Esposito L., Mazzarella A., Viola R., Anatriello S., Microstruttura, resistenza meccanica e  dimensione frattale nei tufi campani, Quaderni Geol. Appl., 10,129-140,2003.
69) Mazzarella A.: Il Sole e i recenti cambiamenti climatici, Boll. Sez. Campania, ANISN, 26, 27-40, 2003.
70) Budillon G., Mazzarella A.: Variazioni microclimatiche a Napoli e in provincia, Secondo Rapporto sullo stato dell’ambiente della provincia di Napoli, 127-164, 2003.
71)Mazzarella A., Di Cristo R., Tranfaglia G., Viola R.: La modulazione  magnetica solare della pioggia in Italia, Boll. Geofis., 26, 1-10, 2003.
72) Luongo G., Marandola C., Mazzarella A.: Neural forecasting of seismicity and ground displacements in different volcanic areas, J. Volcan. Geoth. Res., 130, 133-146, 2004 .
73) Mazzarella A., Rapetti. F., Scale invariance laws in the recurrence interval of extreme floods: an application to the Upper Po River Valley (Northern Italy), J. Hydrol., 288, 264-271 2004.
74) Luongo G., Mazzarella A., La tropicalizzazione della pioggia nel bacino del Mediterraneo, Accademia dei Lincei, Giornata mondiale dell’acqua - La siccità in Italia (Roma 21 marzo 2003), Atti dei Convegni Lincei 204, 119-124, 2004.
75) De Pippo T., Donadio C.,  Mazzarella A., Paolillo G., Pennetta M.: Fractal geometry applied to coastal and submarine features,  Z. Geomorph. N.F. 48, 185-199, 2004.
76) Mazzarella A.,: La febbre del Sole e le bizzarrie del clima in:  Come alla Corte di Federico II ovvero  parlando e riparlando di Scienza - gli incontri del 2003-2004, I Quaderni del COINOR,  2a edizione n . 1, 138-140, 2004.
77) Aucelli P.P.C.,  Izzo M., Mazzarella A., Rosskopf C.M., Russo M.: L’evento meteorico estremo  di Gennaio  2003 nel Molise, Quaderni Geol. Appl., 11,101-119, 2004.
78) Izzo M., Aucelli P.P.C., Mazzarella A.: Recent changes  in rainfall and  air temperature  at Agnone (Molise – Central Italy), Annals  Geophys.,  47, 1689-1698, 2004.
79) Cubellis E., Luongo G., Marturano A., Mazzarella A., Obrizzo, F.: Historical earthquakes in the Appennine chain (Southern Italy) and their power-law occurrences, Natural Hazards, 34, 263-278, 2005.
80)Mazzarella A., Sul clima di Napoli, Boll. Sez. Campania, ANISN, 31, 23-40, 2006.
81) D’Alessandro L., De Pippo T., Donadio C., Mazzarella A., Miccadei E.: Fractal dimension in Italy: a geomorphological key  to intepretation , Z. Geomorph. N.F.,50, 479-499, 2006.
82) Mazzarella A., Di Cristo R., Viola R.:L’Osservatorio Meteorologico di S. Marcellino - Napoli centro: i dati dell’anno  2006, Rend. Acc.  Sci.  fis. mat. Napoli, 73, 509-551, 2006.
83) Mazzarella A.: On the 60-year solar modulation of global air temperature:  the Earth’s rotation and atmosphere circulation connection, Theor. Appl. Climatol., DOI: 10.107/s00704-005-0219-z, 88,193-199, 2007.
84) Di Cristo R., Mazzarella A., Viola R.: An analysis of heat index over Naples (Southern Italy) in the context of European heat wave of 2003, Natural Hazards, DOI: 10.107/s11069 -006-0033-7, 40, 373-379, 2007.
85) Aiello G., Barattolo F., Barra D., Fiorito G., Mazzarella A., Raia P., Viola R.: The fractal  analysis of morphological variability: a comparison  with the geometric  morphometrics and the biometric  approach applied to ostracods shells, Acta Palaeontol.Pol.,52, 563-573, 2007.
86) Mazzarella A., Lanziello S.: L’aumento della temperatura dell’aria nel mediterraneo e il ritiro dei ghiacciai alpini, Sentiero degli dei - Appennino Meridionale, Club Alpino Italiano, sez. Napoli, Anno IV, fasc. I, 42-46, 2007 .
87) Mazzarella A., Fedele E.: L’Osservatorio Meteorologico di S. Marcellino - Napoli centro: i tratti climatici salienti  del 2006, ANISN, 33, 21-29, 2007.
88) Mazzarella A., Di Cristo R., Viola R.:L’Osservatorio Meteorologico di S. Marcellino - Napoli centro: i dati dell’anno  2007, Rend. Acc.  Sci.  fis. mat. Napoli, 74, 279-322, 2007.
89) Braca G., Tranfaglia G., Esposito E., Porfido S., Violante C., Mazzarella A.: Analisi meteorologica e idro-geologica dell’alluvione di Salerno del 25-26 Ottobre 1954, L’Acqua, 51-64, 3, 2007.
90) Tranfaglia G., Biafore M., Braca G., Bussettini M., Esposito E., Porfido S.,   Mazzarella A.:
Monitoraggio in tempo reale delle piogge intense e dissesti idrogeologici nella città di Napoli, L’Acqua, 65-73, 3, 2007.
91) Mazzarella A., De Luise: L’evento meteorico del 30 Aprile 2006 a Ischia (The  meteoric event of  30th April 2006, at Ischia island, Italy),  Italian Journal of Engineering Geology and Environment, 2, 1-8, 2007. 
92) Aucelli P.C., Izzo M., Mazzarella A., Rosskopf C.M.: La classificazione climatica della Regione Molise, Boll. Soc. Geogr. It.,12, 907-930, 2007.
93) Cubellis E., Mazzarella A., Scagliola E.: L’alluvione del 1910 nell’Isola d’Ischia, Ambiente e Territorio, 1, 46-53, 2008.
94) Mazzarella A.: Solar forcing of changes in atmospheric circulation, Earth’s rotation and climate, The Open Atmospheric Science Journal, 2, 181-184, 2008.
95) Mazzarella A., Fedele E.: L’Osservatorio Meteorologico di S. Marcellino - Napoli centro: i tratti climatici salienti  del 2007, ANISN, 35, 26-32, 2008.
96) Mazzarella A., Di Cristo R., Viola R.: L’Osservatorio Meteorologico di S. Marcellino - Napoli centro: i dati dell’anno  2008, Rend. Acc.  Sci.  fis. mat. Napoli, 75, 153-196, 2008.
97) Mazzarella A., Sun-climate linkage now confirmed, Energy & Environment, 20, 123-130, 2009. 
98) Mazzarella A., Fedele E.: L’Osservatorio Meteorologico di S. Marcellino - Napoli centro: i tratti climatici salienti  del 2008, ANISN, 37, 44-50, 2009.
99) Mazzarella A., Giuliacci A.: The El Nino events: their classification and scale invariant laws, Annals Geoph., 52, 517-522, 2009.
100) Mazzarella A., Di Cristo R., Viola R.: L’Osservatorio Meteorologico di S. Marcellino - Napoli centro: i dati dell’anno  2009, Rend. Acc.  Sci.  fis. mat. Napoli, 76, 243-286, 2009.
101) Mazzarella A., Giuliacci A.: On the dominance of 28-month cycle in the equatorial-stratospheric Quasi Biennial Oscillation, The Open Atmospheric Science Journal., 4, 53-56, 2010.
102) Mazzarella A., Giuliacci A., Liritzis I.: On the 60-month cycle of Multivariate ENSO Index, Theor. Appl. Climatol., 100, 23-27, DOI: 10.1007/s00704-009-0159-0, 2010.
103) Mazzarella A., Giuliacci A., Pregliasco F.:  Hypothesis on a possible role of El Niño in the occurrence of influenza pandemics,  Theor. Appl. Climatol., DOI 10.1007/s00704-010-0375-7, 2010.  
104) Mazzarella A., Di Cristo R., Viola R.: L’Osservatorio Meteorologico di S. Marcellino - Napoli centro: i dati dell’anno  2010, Rend. Acc.  Sci.  fis. mat. Napoli, 77, 243-286, 2010.
COMUNICAZIONI A CONGRESSI
1)Mazzarella A.: Meteorological influence on  sea   level. International  School of  Atmospheric Physics, Centro di  Cultura Scientifica  E. Maiorana,    3.th   Course:  Meteorology  of   the Mediterranean, ERICE, 16-31   May,1976.
2)Palumbo  A., Mazzarella A.: Diffusive models to  compute  heavy metal deposition from the air  to the sea, International Congress on Industrial Hygiene, ROME,  5-6 October 1986, pag.41.
3)Mazzarella A., Palumbo A.: Earth's rotation and solar activity, XIII General Assembly of   European Geophysical Society, BOLOGNA, 21-25 March, 1988, OI.2-   16, Annales Geoph., Special Issue, pag 15.
4)Palumbo A., Mazzarella A.: Solar and lunar tidal components  in the  largest  earthquakes  in  West  Pacific,  XIII  Assembly  of European Geophysical Society,   BOLOGNA, 21-25 March, 1988, OI.2-17, Annales Geoph., Special  Issue, pag  16.
5)Mazzarella  A., Palumbo A.: Solar, geomagnetic and seismic activity, XIII General Assembly  of European Geophysical Society, BOLOGNA, 21-25 March,  1988,   OI.2-18,  Annales  Geoph. Special issue, pag 16.
6)Palumbo A., Mazzarella A.: External sources of seismic and volcanic  activity,  International   Workshop   of    Volcanic Seismology, CAPRI, 3-8  October, 1988, pag 72.
7)Palumbo  A.,  Mazzarella  A.:  Inquinamento  aereo  da  metalli pesanti  nelle aree costiere urbanizzate, Accademia  Europea  per l'ambiente  sez. Italiana, Conferenza  Internazionale:  "Problemi ambientali e sanitari di aria, suolo ed acque costiere  nell'area mediterranea". Napoli 8-9-10 ottobre 1992, pag 40-41.
8)De Falco I, Iazzetta A., Luongo G., Mazzarella A., Tarantino E.: Application of neural networks to Southern Thyrrhenian seismicity forecasting,  XXIV  General Assembly EGS, The Hague  19-23  April 1999, Geoph. Res. Abstract, 1,EGS.04 section.
9)Mazzarella  A.: Rainfall multifractal processes in Italy,  XXIV General  Assembly  EGS, The Hague 19 23 April 1999,  Geoph.  Res. Abstract, 1, NP1.03 section.
 10) Cubellis E., Luongo  G.,  Mazzarella  A.: The non-linear space-time patterns of Vesuvio and Campi Flegrei, Southern Italy, EOS, transactions,  A.G.U.,  2000 Fall meeting , 81, F1271-F1272.
 11) Mazzarella  A.: Non-linear flood risk assessment, XXVII General assembly EGS, Nice France, April 2002.
 12)Braca G., Esposito E., Mazzarella A., Porfido S., Tranfaglia  G.: Effects  of intense rainfall on the coastal city of Naples, Italy, XXVII General assembly EGS, Nice France, April 2002.
13) Luongo G., Mazzarella A.: On the time –scale invariance of the Vesuvio volcanic activity, International Workshop “Vesuvius: inside the volcano”, Ercolano 8-10 maggio 2003, pag. 32.
 14) Mazzarella A., Paolillo G., Viola R.: Tropicalizzazione delle precipitazioni e suo impatto ambientale, Educazione continua in Medicina - L’acqua fonte di vita e di salute, Napoli 6 luglio 2003.
 15) Mazzarella A., Paolillo G., Viola R.: Attività Scientifica  dell’Osservatorio Meteorologico dell’Università di Napoli Federico II, Convegno annuale dei Dipartimenti di Scienze della Terra e Geofisica e Vulcanologia , Giornata Poster , Napoli 25 giugno 2003.
16) Mazzarella A., Maietta A.: Sulla correlazione tra regime e qualità delle piogge. Un’applicazione all’area metropolitana di Napoli, Educazione continua in Medicina - L’acqua come nutraceutico, Napoli 9 ottobre   2004.
 17) Tranfaglia G., Biafore M., Braca G., Bussettini M., Esposito E., Mazzarella A., Porfido S., Monitoraggio in tempo reale delle piogge intense nella città di Napoli, Le alluvioni in Italia, Convegno Nazionale Roma 7-8, maggio 2007, 15-16.
 18) Mazzarella A., De Luise E.: L’evento meteorico del 30 Aprile 2006 a Ischia, Ischia 11-15 Giugno 2007, Convegno Nazionale di Fisica della Terra Fluida e problematiche affini
 19) Mazzarella A., Sulle variazioni naturali del clima, Ischia 11-15 Giugno 2007, Convegno Nazionale di Fisica della Terra Fluida e problematiche affini.
 20) Mazzarella A., Giuliacci A..,Ondate di caldo estivo, Ischia 11-15 Giugno 2007, Convegno Nazionale di Fisica della Terra Fluida e problematiche affini
 21) Mazzarella A., Berardi F., Fedele E., Alluvioni reiterate a Sapri nel 2006, Ischia 11-15 Giugno 2007, Convegno Nazionale di Fisica della Terra Fluida e problematiche affini.
 22) Mazzarella A., Di Cristo R., Sugli errori di interpolazione nelle carte meteorologiche, Ischia 11-15 Giugno 2007, Convegno Nazionale di Fisica della Terra Fluida e problematiche affini.
 23) Mazzarella A.,  Ortolani F.,  Pagliuca S., Cambiamento climatico e rischio da incendi e colate detritiche nelle aree urbane, Workshop Nazionale sui Cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico: scenari futuri per un programma nazionale di adattamento,Napoli, 9-10 luglio, 2007, Arpa Campania Ambiente n.5  agosto-settembre 2007.
 24) Mazzarella A.,  Ortolani F.,  Pagliuca S.,  Modificazione climatica e dissesti nell’area urbana di Napoli, Workshop Nazionale sui Cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico: scenari futuri per un programma nazionale di adattamento, Napoli, 9-10 luglio, 2007, Arpa Campania Ambiente n.5  agosto-settembre 2007.
25) Buonomo V., Mazzarella A.,  Ortolani F., Pagliuca S.,  Sammartino M., Toppi V.: Cambiamento climatico, evoluzione, erosione e restauro geaombientale delle pocket beach, Workshop Nazionale sui Cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico: scenari futuri per un programma nazionale di adattamento, Napoli, 9-10 luglio, 2007, Arpa Campania Ambiente n.5  agosto-settembre 2007. 
26) Buonomo V., Mazzarella A., Ortolani F., Pagliuca S., Sammartino M., Toppi V. : Cambiamento climatico e rischi idrogeologici: Prevenzione e mitigazione, Workshop Nazionale sui cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico: scenari futuri per un programma nazionale di adattamento, Napoli, 9-10 luglio, 2007, Arpa Campania Ambiente n.5  agosto-settembre 2007.
27) Buonomo V., Mazzarella A., Ortolani F., Pagliuca S., Sammartino M., Toppi V., Relazioni tra cambiamento climatico, dissesti  e rischi idrogeologici, Workshop Nazionale sui cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico: scenari futuri per un programma nazionale di adattamento, Napoli, 9-10 luglio, 2007, Arpa Campania ambiente n.5  agosto-settembre 2007. 
28) Mazzarella A.,  Ortolani F.,  Pagliuca S., Impatto della modificazione climatica sulle risorse idriche, Workshop Nazionale sui Cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico: scenari futuri per un programma nazionale di adattamento, Napoli, 9-10 luglio, 2007, Arpa Campania Ambiente n.5  agosto-settembre 2007.
 29)Mazzarella A., Giuliacci A., Sulla presenza significativa dell’onda di 60 mesi  di El Nino.  Environment  including global change, Palermo 5-9 ottobre 2009, 39.
 30)Mazzarella A. Un modello di circolazione atmosferica alternativo ai GCM.  Environment  including global change, Palermo 5-9 ottobre 2009, 40,
 Attività divulgativa
Cura  sul quotidiano “La Repubblica”,  la rubrica giornaliera  “Napoli ieri, cento anni fa e oggi”  nella quale mette a confronto i dati giornalieri attuali  con quelli osservati 100 anni e con quelli previsti per la giornata;
cura  sul quotidiano “Il Napoli”,  la rubrica settimanale “Meteorologicando”;
cura  le previsioni giornaliere del tempo nel   Gruppo Televisivo TV Luna, .

Cristofaro Mennella 

mennella

Cristofaro Mennella nasce  a Casamicciola Terme il 17 febbraio del 1907 e muori il 25 gennaio 1976.   Apparteneva ad una   famiglia di navigatori, il padre era capitano,  e fu naturale  per lui  iscriversi  all’istituto Tecnico Nautico di Procida  ma le sue condizioni fisiche, era un tipico albino  con difficoltà visive di giorno,  non gli consentirono di  seguire le orme degli avi sulle navi.  Incominciò a manifestarsi nel   Mennella la volontà di    autodidatta cioè di formarsi da solo, capacità che poi lo ha accompagnato in tutto il corso  della sua vita: studiando  da solo, infatti,  consegue a solo 17 anni l’abilitazione magistrale e subito insegna nelle Scuole elementari di Casalvelino nel basso Cilento; nel 1938 decide di iscriversi a matematica  e per questo da privatista  consegue   la maturità classica; nel 1942,  4 anni dopo,  consegue la laurea in Matematica. La combinazione di preparazione classico-scientifica   gli consente di spaziare dal campo umanistico e classico a quello tecnico scientifico della matematica.

Nel 1942-43, subito dopo la laurea, con il contributo di insigni scienziati e tecnici, quali il prof. Carnera, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, il prof. Eredia segretario della Società  Meteorologica Italiana, il prof . Imbò,  direttore dell’Istituto di Fisica Terrestre dell’Università di Napoli e direttore dell’Osservatorio Vesuviano, propone il ripristino dell’Osservatorio Geofisico di Casamicciola fondato nel 1885 all’indomani del disastroso terremoto di Casamicciola del 28 luglio 1883 . L’Osservatorio di Casamicciola è riaperto nel 1951 con il Mennella nominato ufficialmente Direttore dell’Osservatorio Geofisico dall’Ufficio Centrale di Meteorologia.

Il 20 luglio 1944 , durante la seconda guerra mondiale, il Mennella propone anche la nascita di un   Centro   Studi sull’Isola d’Ischia articolato in 4 sezioni:  storico-letteraria, artistica, geofisica e   idrologico –medica. Il Mennella  è  chiamato alla vicepresidenza di questo centro nel 1958 e poi alla presidenza nel 1968, carica che occupa fino alla morte.

Mennella è molto attivo anche nel settore della climatologia nazionale. Per una sua iniziativa di luglio 1957, viene istituita la trasmissione televisiva della carta quotidiana delle previsioni del tempo preparata dall’Aeronautica militare con  i dati delle varie stazioni  distribuite sull’intero territorio nazionale.

Il Mennella fu socio della Società Astronomica Italiana, di quella Geofisica e Meteorologia, di quella Geografica Italiana, dell’Associazione Medici Italiana di Idroclimatologia, della Società Italiana per il progresso delle Scienze e della Società di Astronautica Italiana.

 

PRODUZIONE SCIENTIFICA

La produzione scientifica del Mennella si può suddividre in tre gruppi:

Il primo gruppo comprende lavori a carattere scientifico-divulgativo sui temi più svariati dello scibile manifestando una indubbia capacità di sintesi. Tra questi lavori ricordiamo:

  1. 1) L’energia atomica a servizio dell’umanità in tre volumi di oltre 1000 pagine nei quali il lettore è piacevolmente condotto dai primordi dell’atomistica alle più recenti applicazioni dell’energia atomica nell’industria, nell’agricoltura, nella meicin, nellelettronica

2) Missili e satelliti, prime tappe dell’astronautica;

3) La vita nell’Universo

4) Luci ed ombre tra i monti siderei

5) Datta Terra alle stelle

 

Il secondo gruppo di lavori comprende  la raccolta di dati  meteorologici.

In particolare “Il Clima d’Italia”, tre poderosi volumi che rappresentano il primo lavoro esauriente sulla caratterizzazione climatica dell’Italia. In questa poderosa opera il Mennella mostra tutta la sua passione e laboriosità nel raccogliere, catalogare, discutere con senso critico e analizzare  statisticamente  i cataloghi dei numerosi  osservatori Italiani.

Il prof. Murri dellUniversità  di Camerino sulla rivista Universo nel 1968 affermava:”La nuova opera del Mennella offre finalmente agli studioso italiani e stranieri una completa ed esauriente analisi del clima di questo nostro paese mediterraneo, così ricco di manifestazioni meteorologiche, sì diverse, spesso contrastanti, sempre mutevoli con rapidità e tali da porlo tra quelli più altamente interessanti nel campo della climatologia”.

Il terzo gruppo  di lavori comprende lavori, soprattutto di Meteorologia e Climatologia,   pubblicati sulle più prestigiose riviste  scientifiche dell’epoca, quali Geofisica e Meteorologia, organo di stampa della Società di Geofisica e Meteorologia, il Bollettino della Società Geografica Italiana, la Rivista della Meteorologia Aeronautica , il Rendiconto dell’Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche della Società Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti..

Per esempio nel lavoro “La previsione delle disponibilità idriche estive nel napoletano” stabilisce un criterio per le previsioni delle precipitazioni estive nel napoletano  a partire dalla serie ultrasecolare dell’Osservatorio di Capodimonte. Nel lavoro “Sulla scelta della distribuzione udometrica annuale ai fini delle ricerche sugli andamenti eccezionali, pubblicato su Geofisica e Meteorologia, il Mennella ritiene opportuno fissare l’annata pluviometrica con inizio a settembre e fine all’agosto successivo, ripartendo poi  questo intervallo in semestri e fasi caratteristiche. In questo modo riesce a mettere in evidenza correlazioni e  tendenze utili per la previsione,

In un altro gruppo di lavori, il Mennella si occupa del clima d’Ischia In particolare nel lavoro “Ischia gemma climatica d’Italia” il Mennella mette in evidenza la particolare mitezza del clima d’Ischia e un insospettabile  fenomeno di inversione  rispetto a a quanto generalmente avviene in altre regioni che si verifica ad Ischia circa l’andamento della pioggia. L’inversione consiste nel fatto che  la quantità annuale di pioggia  per il versante esposto ai venti meridionali, apportatori di pioggia, è sensibilmente inferiore a quella del versante al riparo dei detti venti.

Numerose  sono le iniziative che lo videro protagonista nella difesa della terra natia in tutti i campi.

Ma il Mennella   affrontò anche  svariati problemi di natura non squisitamente meteo-climatica riguardante  Ischia  traendo conclusioni sempre lucide. Così nel 1970 indicò nuove prospettive per la soluzione della viabilità primaria isolana; affrontò le  lo studio delle condizioni ecologiche e delle colture più appropriate e più redditizie di Ischia, affrontando anche il problema della floricultura industriale dell’Isola.

 

La caratterizzazione climatica dell’isola d’Ischia è complicata dalla sua orografia molto tormentata.  L’unica caratterizzazione climatica  dell’isola attualmente disponibile  è quella del   Mennella  insigne climatologo ischitano, sulla base delle sue elaborazioni effettuate presso le seguenti stazioni di monitoraggio, funzionanti in intervalli diversi:

a)Casamicciola, sul versante Nord dell’Isola, a ridosso dell’Epomeo, sulla sommità della collina della Sentinella ad una quota di  126 m sul mare, esposta ai venti del I e del IV quadrante e parzialmente a quelli del III quadrante e funzionante nei periodi 1898-1901 e 1927-1942.

b)Porto d’Ischia, sul versante Nord Est dell’isola, ad una quota di 35 m sul mare,  esposta ai venti del I quadrante e   funzionante nei periodi 1888-1897 e 1903-1926 per la misura delle precipitazioni,   nel periodo 1888-1917 per la misura della temperatura dell’aria e nel periodo  1903-1907 per la misura dell’umidità relativa.

c) Punta Imperatore, sul promontorio omonimo, sul versante Sud Ovest dell’Isola, ad una quota di 234 m sul mare, completamente  esposta ai venti del II, III e IV quadrante e funzionante  nel periodo  1922 -1945 per la misura delle precipitazioni  e nei periodi 1916-1926 e 1945-1949 per la misura dell’intensità e direzione del vento.

 

DOVE SIAMO

Complesso Universitario
di Monte Sant'Angelo (Ed. 10)
Via Vicinale Cupa Cintia 21
80126 NAPOLI
Trovaci su Google Map

TROVACI !

mappa per DISTAR
 

Riferimenti

Università degli Studi di Napoli Federico II  
Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse
Osservatorio Meteorologico "San Marcellino"
Responsabile Scientifico: Prof. Nicola Scafetta
Responsabile Tecnico: Dr Raffaele Viola

Cerca