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INDICE DI SCHARLAU
K. Scharlau ha definito sperimentalmente le temperature limite, in relazione all'umidità atmosferica, oltre le quali, in assenza di vento, hanno inizio sensazioni di disagio fisiologico connesse a periodi freddi. È un indice valido solo per valori di umidità relativa superiori al 40% ed è sensibile in un intervallo di temperatura compreso tra -5°C e 6°C. Al di fuori di tale intervallo, anche al variare dell'umidità relativa, l'indice attribuisce sempre i valori estremi della classificazione.
Tabella valida per il disagio climatico invernale, cioè condizioni di freddo-umido
Valori limite umidità-temperatura per le condizioni ambientali di freddo umido in assenza di vento efficace |
|||||||||||
UR% (%) | 90 | 85 | 80 | 75 | 70 | 65 | 60 | 55 | 50 | 45 | 40 |
Tc (°C) |
3.5 |
2.8 | 2.2 | 1.8 | 1.5 | 0.5 | 0.0 | -0.3 | -0.5 | -1.5 | -2.5 |
- UR = umidità relativa
- Tc = temperatura critica
Tabella valida per il disagio climatico estivo, cioè condizioni di caldo-umido
Valori limite umidità-temperatura per le condizioni ambientali di caldo umido in assenza di vento efficace |
|||||||||||||||
UR% (%) | 100 | 95 | 90 | 85 | 80 | 75 | 70 | 65 | 60 | 55 | 50 | 45 | 40 | 35 | 30 |
Tc (°C) | 15.5 | 17.3 | 18.2 | 19.1 | 20.1 | 21.1 | 22.2 | 23.4 | 24.8 | 25.2 | 28.2 | 30.1 | 32.2 | 34.8 | 35.5 |
- UR = umidità relativa
- Tc = temperatura critica
CLASSE INDICE SCHARLAU (IS) | DESCRIZIONE |
IS ≥ 0 | Benessere |
-1 < IS < 0 | Disagio Debole |
-3 < IS ≤-1 | Disagio Moderato |
IS ≤ -3 | Disagio intenso |
Tavola di Scharlau
INDICE DI SCHARLAU
K. Scharlau ha definito sperimentalmente le temperature limite, in relazione all'umidità atmosferica, oltre le quali, in assenza di vento, hanno inizio sensazioni di disagio fisiologico connesse a periodi freddi. È un indice valido solo per valori di umidità relativa superiori al 40% ed è sensibile in un intervallo di temperatura compreso tra -5°C e 6°C. Al di fuori di tale intervallo, anche al variare dell'umidità relativa, l'indice attribuisce sempre i valori estremi della classificazione.
Tabella valida per il disagio climatico invernale, cioè condizioni di freddo-umido
Valori limite umidità-temperatura per le condizioni ambientali di freddo umido in assenza di vento efficace
UR (%)
|
90
|
85
|
80
|
75
|
70
|
65
|
60
|
55
|
50
|
45
|
40
|
Tc (°C)
|
3.5
|
2.8
|
2.2
|
1.8
|
1.5
|
0.5
|
0.0
|
-2.3
|
-0.5
|
-1.5
|
-2.5
|
-
Tc = temperatura critica
UR (%) | 100 | 95 | 90 | 85 | 80 | 75 | 70 | 65 | 60 | 55 | 50 | 45 | 40 | 35 | 30 |
Tc (°C) | 15.5 | 17.3 | 18.2 | 19.1 | 20.1 | 21.1 | 22.2 | 23.4 | 24.8 | 25.2 | 28.0 | 30.1 | 32.2 | 34.8 | 35.5 |
-
Tc = temperatura critica
La differenza tra la temperatura critica (Tc) e la temperatura locale, individua un ΔT che può essere:
- positivo: la temperatura rilevata non supera la temperatura critica, quindi non si ha disagio;
- negativo: la temperatura rilevata supera la temperatura critica, quindi si ha disagio, la cui intensità (debole, moderata o intensa) dipenderà dall’ampiezza di questo ΔT.
Sia nel caso della tabella valida per il disagio climatico estivo che per quella invernale, vengono individuate delle soglie di disagio, collegate al valore del ΔT:
Classe Indice Scharlau /IS)
|
Descrizione
|
IS ≥ 0
|
Benessere
|
-1 < IS < -1
|
Disagio debole
|
-3 < IS ≤ -1
|
Disagio moderato
|
IS ≤ -3
|
Disagio intenso
|
Umidità relativa |
|||||||||
25% |
30% | 40% | 50% | 60% | 70% | 80% | 90% | 100% | |
38 | 42 | 43 | 47 | 54 | 57 | * | * | * | * |
37 | 40 | 42 | 45 | 49 | 54 | 55 | 58 | * | * |
36 | 39 | 40 | 43 | 47 | 51 | 56 | 57 | 58 | * |
35 | 37 | 38 | 42 | 45 | 48 | 51 | 54 | 57 | * |
34 | 36 | 37 | 41 | 43 | 47 | 49 | 52 | 55 | 58 |
33 | 34 | 36 | 38 | 42 | 44 | 47 | 50 | 52 | 55 |
32 | 33 | 34 | 37 | 39 | 42 | 45 | 47 | 50 | 52 |
31 | 31 | 33 | 35 | 38 | 40 | 43 | 45 | 48 | 50 |
30 | 31 | 31 | 34 | 36 | 38 | 41 | 43 | 46 | 48 |
29 | 29 | 30 | 32 | 34 | 37 | 38 | 41 | 44 | 46 |
28 | 28 | 29 | 31 | 33 | 35 | 37 | 39 | 41 | 45 |
27 | 27 | 28 | 29 | 31 | 33 | 35 | 37 | 39 | 41 |
26 | 26 | 27 | 28 | 29 | 31 | 33 | 35 | 37 | 39 |
25 | 25 | 26 | 27 | 28 | 30 | 32 | 33 | 35 | 37 |
24 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 30 | 32 | 33 | 35 |
23 | 23 | 23 | 24 | 25 | 27 | 28 | 30 | 32 | 33 |
* = va oltre la capacita dell'atmosfera terrestre di trattenere vapore acqueo. |
Grado di attenzione |
Indice di calore |
sindromi da calore |
estremamente pericoloso | > 55 | Colpo di calore imminente con la continua esposizione |
Pericoloso | 40 - 54 | Grande disagio. Evitare esercizio fisico. Ricercare posto fresco ed ombroso. Crampi da disitrazione e ustioni probabili. Colpi di calore possibili con la continua esposizione e/o attività fisica. |
strema attenzione | 30 - 39 | Leggero senso di disagio fisico. Colpi di calore, ustioni e crampi possibili con la continua esposizione e/o attività fisica. |
Attenzione |
< 29 |
Piccolo disagio fisico. Affaticamento possibile con prolungata esposizione e/o attività fisica. |
Nelle calde giornate estive, il corpo umano deve mantenere la sua temperatura entro i limiti fisiologici e lo fa attraverso la traspirazione. La successiva evaporazione del sudore (in pratica acqua) sottrae calore, raffreddando così la pelle (ricordiamo infatti che l'evaporazione è un fenomeno endotermico che richiede calore).
L'umidità relativa dell'ambiente può interferire con questo processo, limitando la possibilità di evaporazione. Nel caso di umidità elevata, l'organismo non ha modo di eliminare il calore in eccesso e quindi in pratica la sensazione è la stessa di quella provocata da una temperatura maggiore, proprio perchè il meccanismo fisiologico di raffreddamento è ostacolato.
Ci sono vari modi di valutare questa temperatura più elevata sentita dall'organismo (indice di calore). In questo calcolatore vengono determinati tre tra i più diffusi indici, che forniscono risultati anche significativamente diversi, in quanto il calcolo è basato su ipotesi e modelli differenti:
-- Heat Index / Apparent Temperature (Steadman, 1979)
-- Summer Simmer Index (Pepi, 1987)
-- Humidex (introdotto originariamente in Canada, 1965)
Tutti rappresentano una temperatura, si misurano quindi in gradi Celsius (o Fahrenheit nei paesi anglosassoni).
Vengono calcolati con formule semi-empiriche che non sono applicabili in modo generalizzato.
Per esempio, la formula usata in questo calcolatore per HI si applica solo nel caso di temperatura superiore a 27°C e umidità relativa superiore al 40%, condizioni spesso verificate durante l'estate.
Per temperature inferiori a 25 °C, con umidità poco elevata (sotto il 30%) si può ritenere approssimativamente che l'indice di calore coincida con la temperatura reale, senza significativi effetti dovuti all'umidità.
Sebbene è conveniente usare un singolo numero (Heat Index) per descrivere la temperatura apparente che il corpo sente, bisogna tener conto che il calore e l'umidità affaticano il corpo in maniera differente Diversi assunzioni sono usate per il calcolo dell'indice di calore. Si assume che il corpo sia:
- 1.70 mt di altezza.
- 70 chili di peso
- Caucasico.
- A 37 °C
- Vestito con pantaloni lunghi e camice a maniche corte
- All'ombra.
- Camminando con una velocità di 2 km/h circa
- In una brezza di 4 km/h circa
- Non grondante di sudore.
Se uno di questi fattori cambia, ad esempio maggiore esercizio fisico, o abbigliamento,e/o peso, indice di calore assume valori diversi dal calcolato. Per esempio, se pesi 100 chili indossi pantaloni lunghi da lavoro e stai lavorando al sole il valore dell'lindice calcolato è più basso di quello che realmente ci si sente addosso.
Per minimizzare gli effetti del calore può comunque essere opportuno:
- Monitorare previsioni ed annunci per periodi di alti indici di calore;.
- Fare frequenti soste all'ombra;.
- Evitare attività fisica prolungata .
- Bere spesso acqua - più di quella necessaria.
Eventualmente si può far riferimento al calcolatore meteorologico per il computo dei valori fai da te.
Indoor humidity calculator
Seduti fuori in una giornata estiva è facile sentire l’effetto dell’umidità, pelle appiccicaticcia, sudore grondante, mistura d’aria che si può tagliare con un coltello, ma quando l’umidità risiede all’interno delle abitazioni se ne hanno i segnali con prurito, starnuti e e colpi di tosse , e non sono limitati ai mesi estivi. Sorgono questi sintomi soprattutto in persone che hanno reazioni allergiche agli organismi che prosperano sopratutto grazie all’umidità (riniti, asma), parametri significativi sono alte temperature ed umidità.
Muffe e acari della polvere hanno un grosso abbattimento già sotto il 50 % di umidità.
Una casa “secca”
Di pari grado, non bisogna nemmeno teneri gli ambienti con aria troppo secca, infatti possono insorgere problemi di irritazione della pelle, difficoltà respiratorie (soprattutto persone a rischio) ed elettricità statica (indoor humidity index troppo basso).
Un basso indoor index è tipico dei mesi invernali, quando caloriferi e temperature più fredde si combinano per abbassare i livelli di mistura nell’aria.
Una casa umida
La troppo umidità può essere dannosa per la tua casa come per la tua salute.
Alti valori di umidità possono provocare deterioramento delle mure e degli oggetti e può essere malsano per l’organismo.
Ecco la necessità di munirsi di un termoregolatore (climatizzatore) per avere i giusti parametri che possano garantire la migliore vivibilità all'interno dei nostri ambienti.